In questa sezione, vedremo come costruire artigianalmente una sfagnera per riprodurre il prezioso sfagno
di cui le nostre piantine hanno tanto bisogno.
• Una vaschetta
Lo scopo finale è quello di ottenere una piccola isoletta galleggiante composta da torba sul cui strato
superiore verrà coltivato lo sfagno.
Iniziamo con elencare i materiali di base che ci servono per la costruzione della sfagnera.
La vaschetta, è il recipiente adibito a contenere l'acqua sulla quale deve galleggiare la nostra isoletta di torba.
• Una retina
Le dimensioni del contenitore devono essere valutate ovviamente in funzione del quantitativo di sfagno in nostro possesso,
mentre l'altezza non deve essere comunque inferiore ai 10 cm.
Procuratevi una reticella con le maglie non troppo larghe, accertandovi che
non vi siano lacerazioni, potete utilizzare per lo scopo anche una semplice rete per zanzariera.
• Una mascherina
L'utilità della mascherina, verrà spiegata più avanti quando parleremo della perlite.
• Guanti in lattice
I guanti in lattici servono per maneggiare con sicurezza lo sfagno.
• La perlite
Nel caso in cui abbiate ferite o piccole lesioni alle mani, vi è la remota possibilità che un tipo
di fungo (il "Sporothrix Schenckii") che vive a stretto contatto con lo sfagno,
penetri nella parte lesionata provocando una rara ma pericolosa patologia infettiva... la "Sporotricosi".
Quindi attenzione nel maneggiare lo sfagno.... fatelo solo con i guanti.
La perlite che utilizziamo normalmente per i rinvasi delle carnivore, ha tra le
varie proprietà, quella di essere un materiale molto leggero e galleggiante.
• La torba
Sfrutteremo queste proprietà, per permettere alla nostra isoletta di torba di galleggiare.
Attenzione!
Come abbiamo già visto nella sezione "Coltivazione", la perlite asciutta quando viene maneggiata, libera
delle pericolose polveri che se inalate, sono dannose per l'uomo.
Ecco quindi l'utilizzo della mascherina con l'aggiunta di un consiglio: bagnate la perlite
in modo che l'acqua fissi la polvere impedendo che questa si propaghi nell'aria.
La torba che dovete utilizzare per formare l'isoletta, deve ovviamente rispettare tutte quelle
caratteristiche richieste per la coltivazione delle carnivore.
• l'acqua
L'acqua nella quale l'isoletta di torba dovrà galleggiare, deve essere di osmosi inversa o acqua minerale
con residuo fisso inferiore ai 50mg (per intenderci l'acqua che utilizziamo per le nostre piantine).
Bene, ora che abbiamo tutta l'attrezzatura necessaria, possiamo iniziare la costruzione della
sfagnera.
Ritagliate un grosso lembo di retina ed adagiatala sul fondo della vaschetta cercando di farla
aderire perfettamente alle pareti e al fondo.
Dopo aver indossato la mascherina, versate all'interno della vaschetta (sopra alla retina)
uno strato di perlite (altezza circa 2-3 cm.) avendo cura di livellare il composto.
Mescolate ora in parti uguali una quantità di torba e di perlite versando il composto
ottenuto, sopra lo strato di perlite.
Per finire, completate il riempimento della vaschetta con una buona quantità di torba pura avendo l'accortezza
di non riempire completamente il contenitore, ma di lasciare almeno due cm di bordo libero.
Con una forbice ritagliate la retina che fuoriesce dalla vaschetta.
La nostra sfagnera è quasi pronta.
A questo punto arriva la parte più delicata, introdurre l'acqua nella vaschetta per permettere
al substrato creato di galleggiare e rimanere sempre ben inzuppato.
Con delicatezza, scostate un lembo dalla retina e versate un pò d'acqua all'interno del contenitore
(tra la retina e la parete della vaschetta) facendo attenzione che l'acqua non finisca sul letto di
torba, altrimenti il vostro lavoro sarà rovinato irreparabilmente.
Continuate a versare acqua fino a quando spostando leggermente con le mani la retina, sentite
il composto di torba galleggiare.
Nel caso avete utilizzato un contenitore trasparente, al termine dell'operazione, potrete notare
attraverso le pareti della sfagnera, il vostro isolotto di torba galleggiare (come nella
foto sotto).
Lasciate a riposo la vaschetta per almeno 20 minuti, il tempo necessario affinchè
tutta la torba risulti ben inzuppata d'acqua (ve ne accorgerete dal fatto che la torba assume un colore
marrone scuro).
A questo punto si può procedere con l'ultima fase... la sistemazione dello sfagno.
Con una pinzetta, prendete la parte del corpo filamentoso dello sfagno e interratelo nella torba lasciando in superficie
solamente la testa.
Le teste prive di corpo filamentoso, verranno semplicemente appoggiate sullo strato di torba.
Ecco il risultato finale della sfagnera.
La sfagnera dopo circa un paio di mesi.
Per finire un'ultima considerazione: mantenete la vostra sfagnera in una zona ombreggiata dove però riesca a ricevere
qualche ora di sole durante la giornata, in inverno lasciatela pure all'esterno senza preoccuparvi eccessivamente delle gelate.
In condizione diverse da quelle descritte sopra, lo sfagno crescerà ugualmente anche se meno rigogliosamente.
Concludo ricordandovi una cosa importantissima: l'acqua non deve mai mancare, poche ore di siccità (specialmente se la sfagnera
si trova al sole) portano inevitabilmente alla morte lo sfagno!!